Al varo il modello francese: Carla Bruni Presidente del Consiglio

Dopo l’Alitalia, la Francia lancia l’Opa sull’intero paese.
In visita privata alla redazione di Giuda, l’instancabile Sarkozy candida a sorpresa la prossima First Lady Première Madame a sostituire il povero Prodi, ammastellato sotto quintali di immondizia. Breve e finalmente chiaro il programma di riforme: un bel matrimonio in pompa magna e lo scioglimento delle inefficienti istituzioni italiane con la definitiva annessione alla Repubblica Francese. Perché infatti continuare a ipotizzare arzigogolati modelli francesi quando è disponibile l’originale? E perchè riconsegnare il paese ad un nano egocentrico e donnaiolo settantenne quando ne è già disponibile uno più giovane?
I primi sondaggi danno l’algida Carla in vetta alle preferenze degli italiani: canta cento volte meglio di Berlusconi, è tre volte più accattivante di Veltroni e del 37% più sexy della Brambilla; inoltre, secondo il 79% degli italiani, veste assai meglio di Bertinotti.
Così, anche Napolitano si è convinto: “la costituzione ha sessant’anni, e francamente anch’io mi sento molto stanco”.
Decisamente contrarie invece le gerarchie ecclesiastiche, che soffriranno molto la rigida laicità della nuova repubblica italo-francese. Addirittura indignati i cardinali Ruini e Bagnasco, che in una pacata nota hanno chiamato i fedeli all’insurrezione armata. “Noi rimaniamo feteli a modello tetesco”, ha aggiunto il Papa all’Angelus straordinario allestito nello studio di Porta a Porta, “Oltretutto, perkè cercare un presitente donna, quando si sa che da sempre in Italia sono i preti che portano gonnella?”

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2 commenti:

  1. Ah ah ah… non male come pensata. Le cose andranno comunque male ma almeno ci si vede in TV un bel po’ di belle tope!!
    :-DDD

  2. si son presi la Bruni, ora dovrebbero per lo meno ridarci la Corsica!

    molto belle le vignette e grazie per la citazione

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