Concita in versi

LA LEGGE GUAINA
Editoriale di Concita di Gregorio in 5 ottave concatenate

Ora che la Lega gli ha garantito
altri quattro mesi di pazienza
dunque di vita (il voto è bell’e ito
Anche Fini s’è armato di pazienza),
Il vecchio Cavalier lordo e imbolsito
guarda i brutti sondaggi senza urgenza
E si concentra su ciò che è più urgente
i suoi processi: già, naturalmente.

La gara fra avvocati è divertente
E noi paghiamo tutti questi sarti
Inventano ogni giorno un salvagente
Oggi è la legge guaina cui aggrapparti.
A Vitali,novello astro nascente
Ghedini ordina “torna tra i reparti!”
Eppure era un gioiello, se pensate
la prescrizione primavera-estate.

Il testo dice che vanno abbuonate
Le marachelle ai vecchi incensurati
Specie se da Milano scatenate
dopo, rispetto ad altri imputati
Certo varran le cuti verniciate
E la bassa statur degli attempati
O avere protesi nei calzoncini
Hanno capito ormai anche i bambini.

Alfano illustrerà ai suoi affini
Questo progetto, stando serio in volto
Mentre il ministro caccia clandestini
A chi vuol risparmiar non darà ascolto
E spenderà un po’ più di quattrini
Spostando avanti il dì in cui verrà svolto
il referendum che deve fallire
Per non fare il padrone impensierire.

Ed il leghista s’abitua a sorbire
E trangugiare ormai ogni sconcezza
La spiegazione che non posson dire:
Paura hanno del voto, e con certezza
Anche del popolo che dovrebbe applaudire
Ma che acquisisce consapevolezza
Come quei fannulloni ed ignoranti
Che per la scuola, in piazza, saran tanti.

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