Stava D?Alema in pettoruto orgoglio
Dritto sul ponte della Garibaldi
Fianco a Parisi, fiero e col cipiglio
Ridendo sotto ?l baffo f? ?Siam caldi
Ed alla nuova Europa farem scorta
Sedando la contesa tra ?ribaldi!?
E ?nfine Prodi, e la nazione esorta:
?Qui si convien lasciare ogne sospetto;
ogne vilt? convien che qui sia morta.
Noi siam venuti al loco ov’ i’ v’ho detto
che tu vedrai le genti dolorose
c’hanno perduto il ben de l’intelletto?.
E poi che la sua mano lo dispose
Salp? la nave, ed in diretta Rai,
Del Libano tocc? le sponde erose.
Quivi sospiri, pianti e alti guai
Risonavan per l’aere sanza stelle,
Ma d?armi e non di pane era ?l viavai.
Diverse lingue, orribili favelle,
parole di dolore, accenti d’ira,
voci alte e fioche, e suon di man con elle
facevano un tumulto, il qual s’aggira
sempre in quell’ area sanza tempo tinta,
come la rena quando turbo spira.
Tanta ? la piaga e tanto purulenta
Che ?nfetto ? ormai l?intero medioriente
E tutti e tre, ciascun per s? commenta
?Per me, si va ne la citt? dolente??
?Per me, si va ne l’etterno dolore??
?Per me, si va tra la perduta gente??
E caddero com?uom ch?abbia un malore.